RIPRENDIAMOCI LA NOTTE
RIAPPROPRIAMOCI DEI NOSTRI SPAZI!
Le Facinorosse sono studentesse e donne di tutte le facoltà di Roma Tre che hanno deciso di far sentire la propria voce per essere sempre più presenti in un ateneo che, come è noto, nonostante l’altissima presenza di donne iscritte a tutti i corsi di studio, è rappresentato a ogni livello istituzionale e accademico principalmente da uomini.
Abbiamo ideato l’iniziativa "OrgaNIsmi Multipli", organizzandola e gestendola interamente, come prima tappa di un percorso culturale e sociale di riscoperta e rivalutazione del contributo femminile all’arte. In questa occasione abbiamo voluto presentarvi i lavori di artiste emergenti creando, allo stesso tempo, un momento di dialogo e di svago, di aggregazione e di crescita.
La risposta degli organi universitari a questa come a tutte le altre iniziative proposte, però, esprime la sempre più diffusa volontà politica di limitare i contributi di noi studenti e studentesse alla sola attività didattica: ancora una volta, infatti, attraverso la ormai familiare “politica del silenzio” ci sono stati negati gli spazi della facoltà oltre le ore 23, orario che è chiaramente insufficiente per la buona realizzazione di una iniziativa come OrgaNIsmi Multipli, perché chiaramente incompatibile con il programma dell’evento stesso.
Il limite delle 23 impostoci, oltretutto, risulta essere già una straordinaria concessione all’autorizzazione iniziale, che arrivava a coprire solamente l’orario di chiusura regolare della facoltà (20 e 30), e che ci è stato comunicato a poche ore dall’apertura dell’iniziativa, in onore alla già citata "politica del silenzio" attuata dagli organi centrali di questa università.
Vogliamo ribadire l’importanza degli spazi autogestiti nell’università in quanto luoghi di effettivo e concreto confronto politico, di produzione di sapienza e cultura, di iniziative e di impegno sociale. Importanza che viene sminuita dai recenti comportamenti delle istituzioni universitarie attraverso sanzioni in denaro (come se le tasse che paghiamo non fossero già abbastanza!) e attraverso polemiche e pressioni sull’unico spazio autogestito che dà respiro al grigio incastro di aule e corridoi di questa facoltà.
Le studentesse e gli studenti di Roma Tre vengono messi all’angolo, relegati in spazi di espressione e di aggregazione sempre più ristretti: siamo privati della possibilità di vivere l’università così come la desideriamo!
TUTTO QUESTO DEVE CAMBIARE!
Siamo stufe di scontrarci con dei NO che sono IMMOTIVATI e INCONDIZIONATI!
Siamo stufe di affrontare assurdi MOSTRI BUROCRATICI per promuovere le nostre iniziative culturali!
Siamo stufe di delegare rappresentanti e professori perché le nostre proposte siano ascoltate!
Lanciamo un appello a tutte e tutti coloro che credono nell’autogestione come vero e proprio valore aggiunto per l’università stessa: è ora di RIAPPROPRIARCI DEI NOSTRI SPAZI!